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en:software:devices:modbus [2016/12/20 18:06] – [4.2. Dati scrivibili da QCL e condivisibili in MODBUS] qem103 | en:software:devices:modbus [2016/12/20 18:11] – [5. Descrizione funzionamento come master] qem103 | ||
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- | ===== - Descrizione funzionamento come master | + | ===== - Master operation description |
- | Il device | + | |
- | possibilità | + | The MODBUS |
- | protocollo | + | FIXME Il device rende disponibile una area di scambio dati dove il QCL può scrivere o leggere i valori condivisi con gli slave della rete. Questa area è rappresentata da una lista di parametri del device suddivisa in due gruppi per differenziare il tipo di accesso dei dati da parte del device. La prima sezione è identificata come INPUT la seconda come OUTPUT. La sezione INPUT, per il funzionamento master, è l’area di deposito dei dati letti. Viene utilizzata quindi da tutte le funzioni di lettura (parametro //type// = 1, 2, 3 o 4). La sezione OUTPUT, nel funzionamento master, è l’area di deposito dei dati che il master deve trasferire agli slave. Viene utilizzata da tutte le funzioni di scrittura (parametro //type// = 5, 6, 15 o 16). Per semplificare lo scambio dati tra apparecchiature, |
- | Il device rende disponibile una area di scambio dati dove il QCL può scrivere o leggere i valori condivisi con gli slave della | + | usati in QCL e cioè WORD, LONG e FLAG. Il tipo “BYTE” non compare perché il modbus utilizza solitamente la dimensione word per ogni indirizzo dei registri. Siccome il protocollo modbus seleziona i dati in base al numero di registro di accesso, mentre il QCL seleziona in base al simbolo del parametro, si crea una tabella di riferimento in cui ogni simbolo QCL trova il corrispondente numero del registro di accesso nel protocollo Modbus. Per ottenere una maggior flessibilità di indirizzamento, |
- | rete. Questa area è rappresentata da una lista di parametri del device suddivisa in due gruppi per differenziare il tipo di | + | |
- | accesso dei dati da parte del device. La prima sezione è identificata come INPUT la seconda come OUTPUT. | + | |
- | La sezione INPUT, per il funzionamento master, è l’area di deposito dei dati letti. Viene utilizzata quindi da tutte le funzioni | + | |
- | di lettura (parametro //type// = 1, 2, 3 o 4). La sezione OUTPUT, nel funzionamento master, è l’area di deposito dei dati | + | |
- | che il master deve trasferire agli slave. Viene utilizzata da tutte le funzioni di scrittura (parametro //type// = 5, 6, 15 o 16). | + | |
- | Per semplificare lo scambio dati tra apparecchiature, | + | |
- | usati in QCL e cioè WORD, LONG e FLAG. Il tipo “BYTE” non compare perché il modbus utilizza solitamente la dimensione | + | |
- | word per ogni indirizzo dei registri. Siccome il protocollo modbus seleziona i dati in base al numero di registro di accesso, | + | |
- | mentre il QCL seleziona in base al simbolo del parametro, si crea una tabella di riferimento in cui ogni simbolo | + | |
- | QCL trova il corrispondente numero del registro di accesso nel protocollo Modbus. Per ottenere una maggior flessibilità di | + | |
- | indirizzamento, | + | |
- | simboli che compaiono nella stessa riga della tabella si riferiscono alle medesime locazioni di memoria. | + | |
==== - Accesso dei dati input e coil ==== | ==== - Accesso dei dati input e coil ==== |